Ivan Bono è artista nato in Piemonte Italia nel 1973 spazia dalla pittura alla scultura alla musica con naturale disinvoltura. Poco più che bambino a casa dell’amico e scultore Urano Palma incontra Mario Schifano che lo affascina col suo modo istintivo e aggressivo di pittura che caratterizzerà il suo modo di fare arte. Dal 2001 frequenta i gruppi di giovani artisti di Germania, Francia, Danimarca e Olanda dove affina e matura le esperienze pittoriche e creative. Nel 2005 viene invitato alla mostra di arte moderna in occasione della candidatura olimpica di Parigi 2012 e l’ anno successivo si trasferisce a Londra dove nascono le opere con le applicazioni di reti metalliche a simboleggiare il decadentismo della società moderna. Rientrato in Italia comincia il ciclo detto emozionale, dove il colore puro viene miscelato e sfumato direttamente sulla tela con una tecnica messa appunto negli anni precedenti e cominciano le esposizioni nelle maggiori fiere con grande successo di critiche e di vendite.
Dai primi graffiti e murales, alle tele in lana cotta, le quotazioni hanno visto un’inarrestabile ascesa e sono cominciati i contatti con alcun musei internazionali per l’ esposizione e l’ acquisizione delle sue opere. Le opere di Ivan Bono, raccontano dal profondo quell’energia selvaggia e primordiale nella quale bene si riconosce: “Creare è per me un bisogno istintivo, quasi primitivo. Devo seguire e concretizzare subito l’emozione del momento, senza poter aspettare. Poi, a lavoro ultimato, lascio tutto così com’è. Non ho ripensamenti. Se la mattina dopo non mi piace più, la distruggo ma non la modifico mai”. Ed ecco i rossi accesi di quasi sangue che cola, i laceranti neri pungenti rischiarati, abbagliati, dalle algide lame di un bianco tagliente. Segni esoterici ed antiche scritture a connotare universalmente il proprio messaggio. Ecco le tele di Wild, ‘selvagge’ quanto basta. Usa, per creare, tutto ciò che il mondo scarta: legno, ferro, stoffe e lane, colle, siliconi, vetri, catrami, smalti. Ne annusa gli odori, ne accarezza le pelli e poi riassembla, ricuce, stratifica o riduce a brandelli. Straccia e costruisce in un perenne divenire quasi danzante. Mai cheto, mai appagato, lascia che sia la musica, classica o rock, a sostenere il suo gesto creativo.

” E’ stato un viaggio a cucirmi per sempre col mondo dell’arte. Nel 2003, con il solo scopo di imparare, ho vissuto ad Amsterdam, Amburgo, Copenaghen, Oslo, Stoccolma. Ospite di artisti di strada, di centri sociali e della gente comune, gli abitanti delle isole Lofoten o i pescatori di Andenes, ho lasciato un po’ ovunque una parte di me: le prime sculture in ferro, gli enormi graffiti alle pareti del circolo culturale Kaart di Amburgo, e disegni piccoli e grandi venduti per strada, ai passanti”.
A Barcellona nascono una lampada ‘palpebra’ in legno e la poltrona “Wacca”.
Nel 2006 a Londra, come ‘Leevan’, miete successi nelle gallerie del East End.
Anno d’oro il 2007: espone alle fiere di arte moderna e contemporanea di Parma, Ferrara, Riccone, Forlì e Padova, riceve richieste di collaborazione con varie gallerie italiane e straniere tra cui la CVB Gallery di New York e la Saatchi Gallery di Londra, oltre alle fondazioni e ai musei di Seattle, Lussemburgo ecc.

Nel 2008 Ivan è uno dei sei artisti invitati alla Mostra Internazionale del Turismo di Milano e da quell'anno il mantra delle sue opere prende una nuova direzione facendo suo l'acronimo V.I.T.R.I.O.L. e riproponendolo in maniera ossessiva in tutti gli ambiti. I lavori prendono una una direzione abbandonado lo stile classico di pittura e vede l'utilizzo solo di materiali poveri ed escusivamente recuperati tra gli scarti della società dei consumi ed ecco che legni, ferri, catrami, vetri e macerie divengono vere e proprie forme d'arte penetrando i meandri reconditi delle nostre anime, perturbandoli e sconvolgendoli in maniera permanente. Gli anni successivi lo vedono partecipare a diverse mostre organizzate da Gallerie su tutto il territorio nazionale e internazionale come Le fiere di Arte Moderna e Contemporanea e le sue opere sono state acquisite dalla Casa d’Aste Meeting Art.
Nel 2011 Ivan riceve nuove conferme nazionali e internazionali grazie all’acquisizione da parte del Museo d’Arte Moderna Sciortino di Palermo dell’opera “Der Suchende” e alla premiazione dell’opera “Yellow Net” durante il Premio Internazionale Tokyo presso l’Hotel Four Seasons di Tokyo. Nell’estate 2011 una nuova istallazione scultorea, Ivan dona la sua arte a Nettuno, posando una statua in ferro e roccia a 15 metri di profondità presso la Grotta Byron di Portovenere (La Spezia - Cinque Terre) e nel 2016 una sua scultura viene scelta per realizzare i trofei Apneaworld per premiare gli atleti che maggiormente si sono distinti nei campionati mondiali di apnea indoor. E l'avventura continua..

Mostre precedenti: Torino, Milano, New York, Londra, Parigi, Amburgo, Copenaghen, Barcellona, Berlino, Ferrara, Forlì, Parma, Genova, Tokyo, Perugia, Roma, Palermo, Vercelli, Alba, Parma, Riccione, Padova, Washington..
Opere presenti in permanenza alla Biennale di Lecce, Seattle Fine Art Museum, Museo di Arte Moderna Sciortino di Palermo, CVB Gallery New York, Fondazione Banca Sella, Palazzo Ducale Revere (Mantova), Saatchi Gallery London, Galleria Via dei mercati, Alba Gallery, Galleria La Telaccia, Artetivù..